Storia di Torino di Luigi Cibrario
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così virtuosamente combatterono ohe uccisero il console Attilio. Ma oppressi dalle falangi Romane, i Galli furono compiutamente sconfìtti. Uno dei due re che li guidavano, Aneroesto, s'uccise di propria mano. L'altro, Congolilano, ornò il trionfo del vincitore.
L'anno seguente i Romani continuarono la guerra con tra i Galli ed i Liguri. Il console Caio Flaminio Nipote li sconfisse. Nel 221 Cornelio Scipione Calvo e Marco Claudio Marcello si movono contra gì' Insubri. Marcello uccide di sua mano presso Castidio il re Viridomaro, e ne consacra le spoglie a Giove Feretrio; gli avanzi dell'esercito nemico si ritirano a Milano. Milano e tutta l'Insubria è ben presto costretta d'obbedir ai Romani ; seguitano quell'esempio i paesi posti tra il Ticino e l'Alpi, e non rimangono ai Galli che alcune gole alpine, a superar le quali s'esercitò ancora lungo tempo la virtù romana^). Per tal guisa nell'anno 221 prima di G. C.
la civiltà trionfò in Italia definitivamente della bar-
\barie. I Tàvrini divennero amici e fedeli di Roma dopo di esserne stati sì gran tempo nemici.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (35/531)
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