Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      Gozono no' primi anni del secolo xi un celebre monastero dell'ordine Benedettino (5).
      11 sangue di questi martiri gloriosi, clic alcuni fanno Torinesi e non Tcbci (0), fecondò sì fattamente i semi evangelici, clic essi ed altri prima di loro vi avean gittati, che la pianta della fede vi mandò d'allora in poi ferme radici; onde a questi felici campioni riferir dobbiamo principalmente con San Massimo la ventura d'esser cristiani.
      Frattanto la voce de'banditori della parola rigeneratrice, l'esempio virtuoso de'cristiani, il sangue de'martiri, più eloquente d'ogni predicazione e di ogni altro esempio, diffondevano per ogni dove la grazia. Non più pochi e timidi, ma numeravansi a migliaia di migliaia i fedeli, quando Costantino nel
      524 diè facoltà d'esercitare pubblicamente il culto della nuova religione.
      Onde dopo la metà del secolo, parlando di Roma, scrivea S. Gerolamo queste parole che poteano ve' rosimilmente appropriarsi a tutte le principali città
      dell'imperio. « Pieno di squallore ò l'aureo Campi-
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      doglio; di densa polvere e di tele di ragno sono coperti tutti i templi di Roma; la città movesi dalle proprie sedi e l'onda del popolo passa dinanzi ai delubri cadenti, e corre alle tombe dei martiri (7) ».
      Prima del finir del secolo la città di Torino dovea essere non solo tutta cristiana, ma ancora frequente di chiese, poiché nel 597, o nel 401, vi si tenne unVoi. I
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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