Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO OTTAVO
1 Longobardi. — Agilulfo duca di Torino, poi re d'Italia. — Ursicino.
vescovo di Torino, prigioniero de' Longobardi. — Val di Susu e
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vai di Mali smembrale dal vescovado di Torino. -—Ursicino rimesso in libertà; sua morie nel 609. — Àrioaldo, duca di Torino,
poi re d'Italia. — Garibaldo, duca di Torino, traditore. Uccide il
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rcGodebcrto. E ucciso egli stesso nel duomo di Torino nel GG2.—-Uagimberto, duca di Torino, poi re nel 700.
Suonò per la prima volta il nome de'Longobardi nel mondo incivilito in sul principio dell'era volgare, quando Tiberio condusse le sue legioni a combattere fin sulle rive dell'Elba. Più feroci della stessa ferocità germanica li chiama Velleio Patercolo che militò in quella guerra. Ma è scura assai la questione se i Longobardi del quinto e del sesto secolo fossero la stessa gente rammentata da Patercolo e da Tacito, e se gli ultimi non siano piuttosto i Vinuli che, dopo d'avere spenta la razza non numerosa de'Longobardi, ne abbiano preso il nome (1).
Ma, lasciando ai dotti tali clisputazioni, basta
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (71/531)
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