Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO OTTAVO
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vescovo ca Itoli co un vescovo ariano. Ho tari fu il primo che ridusse in iscritti le consuetudini lombarde e le raccolse in un corpo di leggi. Fu anche il primo clic conquistò la Liguria marittima, e ne fece così aspro governo da far dimenticare le ferità commesse dai duchi nelle altre parti d'Italia. Poiché i vinti non solo ridusse a condizion servile, come eranlo i Romani nelle altre provincie, ma ne fece vendere un buon numero ai Franchi, e tentò perfino di disonorarne le patrie disgradandole dal nome di città dopo d'averne distrutte le mura.
Presso ai Franchi e ad altre nazioni la superbia barbarica nello stabilire il guidrigildo, ossia la pena pecuniaria delFomicidio, avea stimata la vita d'un barbaro il doppio di quella d'un Romano. Rotari andò più in là. Non stabilì guidrigildo pei Romani, quasiché nulla ne valesse la vita, e fosse lecito l'ucciderli impunemente ; e solo per la violata onestà d'una serva romana determinò un guidrigildo di soldi dodici, mentre ne assegnò uno di venti per simile oltraggio fatto a serva lombarda. Anche la pudicizia delle Romane avea prezzo minore! Ed ecco che cosa erano dopo tanti anni di signoria i Longobardi !
A Rotari succedette Rodoaldo nel 652 ; a Rodoaldo Fanno seguente Ariperto duca d'Asti, che morì nel 661. I due suoi Figliuoli, Bestarido e Godeberto, si divisero il regno, ed a quest'ultimo toccò con Pavia
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (81/531)
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