Storia di Torino di Luigi Cibrario
MOTE 05
allogarsi : qui vccìnutm inibì fabrirarertl cum circiimiaccnlibus cpi-scopiti ubi rei! pria $ />. lohannis Baptist e rcponerenl camque per~ [edam Episcopo J'icnncnsi ad cujus dvocestm pertinejuat locusJsicio conscrttarc preccpil. Segue poi a narrare che Gonfi anno radunò un concilio di vescovi a CIiaIons,c che ivi fu ordinato Felmasio primo vescovo di Moriana a cui assoggetlò anche
Seusiam ciuitalem iamdudum ab ftalis acceplam (1).
Nè a ciò ripugnano le lettere di S. Gregorio Magno, il quale parla solamente di parrocchie situate in fìnibus Francorum staccale per violenza dalla diocesi torinese. Ed erano appunto in fi-nibus Francorum Susa e la valle di Lanzo. Solo conviene di necessità supporre che l'aggregazione delle parrocchie italiane, sebbene già da Gontranno risoluta, sia per qualche anno rimasta ineseguita, cioè fino ai tempi dei re Teodeberto e Teoderico.
Io credo pertanto che Ursicino non abbia in quella occasione perduto che le parrocchie situate nelle valli di Susa e di Lanzo.
Altra sicura memoria non aveasi d'URsicmo fuorché quella che dalle lettere surriferite si potea ricavare, e gli scrittori congetturando, ne assegnavano la morte al 600, ed al primo di febbraio, giorno nel quale il Capitolo Torinese celebra da tempo antichissimo la festa d'un ignoto vescovo Sant'Orso, che s'affermò dal Meiranesio non esser altro che il vescovo Ursicino.
Ora aggiungono preziose notizie le iscrizioni trovate sul sepolcro di questo prelato,
La prima orizzontale sulla parte superiore della tavola marmorea dice così :
f HIC SACERDOS EPISCOPAVIT ANNOS XLVII COMPLEV1T OMNES DIES SVOS ANNOS PLVS MINVS LXXX.
(t) Pag. 323.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (95/531)
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