Storia di Torino di Luigi Cibrario
98
CAPO OTTAVO, NOTEfarsi dal papa memoria d'altro vescovo di Torino, che fosse slato prima di lui espulso dalla propria sede dai Longobardi, rendono non solo possibile, ma probabile che già fosse vescovo l'anno in cui giunse Alboino, e che non abbia avuto cuore di abbandonar la sua chiesa e di darsi alla fuga, come fecero altri vescovi, o che non l'abbia potuto fare, o che, salvatosi ne'primi terrori, sia tornato al falso aspetto d'una bonaccia, ed abbia sofferto la depredazione ed il carcere, e che in ultimo, restituito alla libertà, non sia stato contemporaneamente restituito alla propria sede, occupala ancora nel 598 dai nemici, cioè dai Longobardi ariani.
Dato che Ursicino fosse già vescovo nel 568, anno in cui Alboino venne in Italia co' suoi Longobardi, colle sei tribù ausiliarie e co'Sassoni, l'indizione xiu in cui morì Ursicino, non potrebbe cercarsi nell'anno 595, anteriore alle lettere di S. Gregorio, ma nella prima successiva, cioè nel 610, nella quale ipolesi, che credo la più sicura, Ursicino sarebbe nato nel 530, e sarebbe stalo consecrato vescovo nel 565, cinque anni prima dell'arrivo di Alboino,
Se non che essendo probabile che invece della indizione pontificia che comincia al Natale, si segnasse dall'autore dell'iscrizione Pindizione Costantiniana, che era la più comune, e cominciava il 24 di settembre, la morte d'Ursicino, che passò di vita in ottobre, cadrebbe nell'indizione nuova, e cosi dovrebbe riferirsi all'anno 609, nella quale ipotesi sarebbe nato nel 529, ed avrebbe conseguila la dignità vescovile nel 562.
| |
Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
|
Pagina (98/531)
|
Torino Longobardi Alboino Longobardi Ursicino Alboino Italia Longobardi Sassoni Ursicino S. Gregorio Ursicino Alboino Natale Pindizione Costantiniana Ursicino Gregorio
|