Storia di Torino di Luigi Cibrario
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a settentrione, ma sembra clic da questa parte il fiume Orco, da quella il Po lo disgiungessero dai comitati d'Ivrea e d'Oirado, o d'Àuretite (posto tra il Po e la Stura). Questa contea, insigne per ampiezza, importante pel sito, avea nell' 827 per conte un Katbcrto.
La sola notizia clie ne abbiamo, deriva da un giudizio che ver ti fra l'abate della Novalesa e diciassette uomini d'Oulx, che quegli sosteneva essere servi del monastero.
Gioverà trattenerci sull'ordine di questo giudicio, e sulle persone che ne facean parte, perocché quindi attingeremo qualche lume sulle nuove forme civili introdotte dai Franchi.
Giunge a Torino Bosone, conte e messo imperiale, e siede in giudizio in luogo pubblico per definire ogni controversia gli venga recata dinanzi.
Stanno a' suoi fianchi Claudio, vescovo di Torino, Ratberto, conte di Torino, cinque vassi dell'imperatore, due giudici imperiali, due scabini del conte Bosone, tre scabini di Torino, tre vassi del conte Ratberto.
Vediamo che cosa fossero i vassi, che gli scabini.
Le antiche genti germaniche s'occupavano di caccia e di pastorizia, non d'agricoltura; almeno non cono-sceano agricoltura stabile, perchè conduceano vita errante sotto tende, e non aveano sedi fìsse. Formavano tribù, non Istati. Quindi la ricchezza de'capi
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (107/531)
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