Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      150 ijrro secondoquale erasi, come abbiam veduto, nel dominio dei comitati posti alla sinistra del Po, sostituito alla stirpe de' Berengario Sarebbero dunque stati divisi gli Stati d'Arduino Glabrione tra Arduino fìgliuol di Dadone, marchese d'Ivrea, e Manfredi, conte e marchese nei comitati di Torino, Asti, Oirado, e forse in qualche altro ancora; ed Arduino avrà probabilmente signoreggiato, oltre al comitato d'Ivrea, anche quello di Aosta, e forse anche l'altro di Vercelli, vasto ed importante molto.
      Comunque sia, l'elezione d'Arduino fu accettala generalmente in Italia, ed egli fu incoronato il 15 di febbraio a Pavia. Ne'primi giorni di marzo s'intitolavano nella città d'Asti gli atti nel suo nome; e punto non dubito che per legittimo re qual era fosse eziandio riconosciuto a Torino; se non che, eletto re di Germania Arrigo 11, chiamato da alcuni il Santo
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      ei si pensò d'aver ragione sulla corona lombarda quasiché oramai non si potesse più dispiccare dallai
      Germania; e siccome per eterno vituperio d'Itali la divisione e l'invidia de' nazionali furono sempre i vizii che apersero allo straniero la porta di queste divine contrade, trovò qui facilmente aderenti. Vero ò che ad attenuarne il fallo potrebbe osservarsi che le frequenti e bestiali collere d'Arduino, nelle quali non avea rispetto a persona del mondo, e poneva svergognatamente le mani addosso anche ai vescovi, non che ai grandi, offuscavano singolarmente le virtù


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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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