Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SETTIMO, NOI lì
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(i) V. Provana, cap. x e xi.
(5) (ili originali sono nell'arcludel 11. Economato apostolico.Nel 1080 vi fu permuta tra Oberlo, abaie di S. Solutore, ed Adalrico, giudice e visconte^ figliuolo d'Arduino, e di legge salica. Diede l'abate una pezza di terra aratoria in territorio di Celle; diede Adalrico una pezza di terra aratoria in territorio di Carenano, coerente da una parie al monastero, dall'altra ad esso Adalrico, dall'altra alla terra Adaleie comitisse. Mi nasce qualche sospetto che quesf'Adalrico, giudice e visconte, figliuolo d'Arduino, di legge salica, che possiede beni coerenti a que* della conlessa Adelaide, sia figlio di quell'Arduino chiamato dal Terraneo Arduino v, che era nipote di figlio d'Arduino Glabrione, e perciò fratel cugino di Odelrieo Manfredi li. Di quest'Adalrico visconte abbiamo la data della morte, e fu il 14 giugno 1080, giorno in cui morì di subito, senza poter segnare l'atto di permuta, come si nota appiè del medesimo.
(6) Storia di aderì, tom. n, pag. i.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (171/531)
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