Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO TliKZO
      i primi ; consoli de'placiti, vale a dir dei giudizi, chiamavansi i secondi. I consoli del comune prov-vedeano ai giornalieri emergenti del governo, marciavano alla guerra, negoziavano i trattali e le confederazioni. Nò di loro capo il faceano; ma col voto di due consigli; uno stretto o piccolo, chiamato secondo i luoghi di credenza, degli anziani, de' silenziarii, de'savi per le minute e quotidiane bisogne; l'altro grande che rappresentava l'intero popolo, per gli affari di più grave momento concernenti l'interesse universale, come sarebbero le leggi o gli statuti, il bando de' cittadini, le paci e leguerre.
      Uno dei primi germi del comune abbiam veduto in queste storie consistere nelle giure o gilde, cioè nell' associazione che più deboli d'una medesima condizione faceano onde supplire al difetto di protezione pubblica e difendersi dalle oppressioni dei potenti. La definitiva costituzione dei comuni s'operò, coll'aggregarsi di queste giure d'artefici e di villani, a formare una più vasta associazione che si chiamò il comune, e s'operò coli'efficace aiuto dei secondi militi, cioè de' nobili di second' ordine, che, stanchi dell'albagia e de' soprusi de' grandi baroni o principi, si posero fin da' tempi del re Arduino e colla protezione di lui alla testa di questo rivolgimento sociale, e guadagnando sempre terreno nell'opinione pubblica, anche quando aveano la fortuna contraria, pervennero infine al loro intento.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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LIBRO TliKZO Arduino