Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      C.VPO SECONDO
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      fallissero ai Torinesi. Per l'uno il vescovo s'acconciò co'signori di Piossasco, iMerlo ed Ardizzonc. A Merlo di Piossasco die il castello di Piobcsi, e ne ottennerinunzia dei dritti giurisdizionali e fiscali che avea
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      sul castello e sulla terra di Teslona, antico dominio della chiesa torinese. 11 comune di Torino gli die per tale rinunzia censettanta lire di Susa. Ad Ardizzonc di Piossasco furono condonale le condanne patite per aver abbandonato il vescovo, ma fu costretto a smettere il feudo clic tenea da lui, del quale fu investito Merlo di Piossasco. Lo stesso iMerlo promise di non chiamar in giudizio per anni xv il vescovo per la castcllania di Rivoli che prc-tendea competergli in ragionali feudo.
      Coli'altro trattato Arduino concedette al comune di Torino in perpetuo il militar governo di tutti i suoi castelli, e specialmente di Testona, Rivoli e Montosolo, castello ora distrutto, che s'alzava sul Monte Torinese poco sopra al villaggio del Pino, e, per dirla colle parole di quel tempo, die facoltà al comune di farne pace e guerra a suo piacimento con qualunque persona e contra qualunque persona, senza che il vescovo prò tempore potesse mai farvi opposizione. Francò eziandio i Torinesi da ogni pedaggio in quella terra. Per mercè di tale concessione i Torinesi diedero, onde agevolar la pace co' signori di Piossasco, 207 lire ad Aimone e Riglione della Rovere affinchè smettessero al vescovo laVoi. I 20


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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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