Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO TERZOQuanto dure condizioni fossero quelle de' borghesi d'un comune indipendente nel medio evo, e come si portassero lietamente per amore di libertà. — Contese per P impero tra Filippo di Svevia e Ottone di Sassonia.—'Filippo ucciso, Ottone deposto, Federico n eletto. — Buone e ree qualità di questo principe.—- Tommaso i di Savoia ristora la fortuna di sua casa. — I Torinesi attendono a fortificare con leghe la propria indipendenza. — Confederati col marchese di Saluzzo nel 1222. — Colla nuova lega di Lombardia. — Con Testona e Pinerolo.—Con Andrea, delfino viennese, nel 1228.
      1 comuni del medio evo consideravano la libertà come un sì gran bene, che ninna fatica, niuno stento, non la povertà, non la morte rifiutavano per conservarla. Viver sempre in sospetto non solo de'nemici esterni, ma de' cittadini medesimi per timore che alcuno si levasse in tirannide, star di guardia il giorno alle porte, far la scolta di notte attorno alle mura, o far coda in piazza al cavaliere,.accompagnare pel territorio gli amici ed i confederati


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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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