Storia di Torino di Luigi Cibrario
libro tkkzo, capo sksto
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Mentre così travagliavano le cose, e la parte guelfa o papale soverchiava la ghibellina, il vescovo Ar-borio, uscito di carcere, contendeva con Tommaso n per la restituzione de' castelli di Montosolo, Castel-vecchio, Rivoli, Lanzo e per Moncalieri. Due cardinali legati del papa udirono le rispettive ragioni. Poi accordarono che Montosolo si rendesse subito. Si rendesse in termine di tre mesi Castelvccchio che Tommaso dovea prima ricomperare dagli Astigiani. Questo principe dichiarò che su Lanzo non avea ragione e lo tenea solamente a titolo di guardia; e che, non egli, ma Amedeo ìv suo fratello signoreggiava la terra di Rivoli. Circa a Moncalieri il vescovo si riservava di provare i diritti delia sua chiesa sopra Testona, di cui si edificò Moncalieri (1).
Ma in breve cessarono queste rigorose indagini sulle terre della chiesa Torinese, da Tommaso 11 occupate col favor imperiale. Innocenzo ìv, che facea gran caso di questo principe, volendo assicurarsene con perpetuo nodo la fede, gli die in moglie una sua nipote; e per non mostrarsi inferiore in liberalità a Federigo 11, gli fe' nel 1252 dal nuovo Cesare Guglielmo d'Olanda far concessione di Torino, d'Ivrea, del Canavese, di tutte in breve le terre che quell'imperatore gli avea quattr'anni prima donate, aggiungendovi i feudi di Bertoldo di Non, Rivoli, Bruino e Celle ; e la facoltà, di coniar nuove monete, d'aprir fiere e mercati, di levar pedaggi e gabelle (2).
Voi. Io
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (241/531)
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Ar-borio Tommaso Montosolo Castel-vecchio Rivoli Lanzo Moncalieri Montosolo Castelvccchio Tommaso Astigiani Lanzo Amedeo Rivoli Moncalieri Testona Moncalieri Torinese Tommaso Federigo Cesare Guglielmo Olanda Torino Ivrea Canavese Bertoldo Rivoli Bruino Celle Innocenzo
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