Storia di Torino di Luigi Cibrario
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MORO QUARTOonde riavere il dominio di quella parte della Morea, da cui pigliava il titolo, e che l'avolo suo Filippo avea acquistato pel suo matrimonio con Isabella di Villehardouin ; ma mentre si accingeva a corroborare le sue negoziazioni con una spedizione in quelle contrade, fu impedito da varie guerre che gli convenne sostenere ce' marchesi di Monferrato e di Saluzzo. Al primo tolse Mondovė nel 1590. Al secondo imprigionō il fėgliuol primogenito nell'aprile del 1594, e lo sostenne in Torino due anni, finche, la morte del padre, chiamandolo alla successione del marchesato, lo dispose a dare egregie somme per ricomperarsi.
La guerra con Monferrato durava da molto tempo. Facino (diminutivo di Bonifacio) Cane, nobile casa-lasco e celebre capitano di ventura, che, con guerresche fortunate imprese, s'insignorė di molte citta e terre, e salė in grande stato, travagliō quasi continuamente il Piemonte dal 1591 al 1404, scorrendo talvolta fino alle porte di Torino ; prima operava per proprio conto e per desiderio di preda; poi rottala guerra tra Monferrato ed Acaia, come soldato del marchese (G). Egli venne in novembre del 159G fin sotto le mura di Torino. Nel febbraio seguente ne arse i molini ; e di nuovo nell'aprile stava su questo territorio a guastare e saccheggiare. Varii soldati di ventura della sua banda furono pigliati presso al ponte di Po, e furono calali nella torre di Porla
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (284/531)
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