Storia di Torino di Luigi Cibrario
LUI ito or uno, c.wo SESTO
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esser fiorente. Quando Carlo ni prese lo scettro, vivcano tre duchesse vedove, le quali, secondo lo stile, teneano con ragion di doario o di pension vedovile le migliori terre della monarchia. Bianca, vedova di Carlo i, usufruiva non poche terre in Piemonte; Margarita, vedova di Filiberto 11, la Crossa, parie del paese di Vaud, Faucigny e la contea di Villars; Claudia, vedova di Filippo 11, il Bugey. A questa inoltre, come madre del duca regnante, conveniva dar modo di tener più grande Stato. Inoltre, Luisa di Savoia, figliuola di Giano conte del Gene-vese, occupava la miglior parte del Ciablese ed alcune terre nel paese di Vaud.
Le rendite ducali già tanto assottigliate dovettero sopportar nuove spese. 11 marchese di Rothelin, conte di Neufehàtel, domandò le doti di Maria di Savoia sua moglie. Dicono le memorie del tempo che chiedea troppo, e non avea ragione. Ma era protetto dagli Svizzeri, e bisognò pagare. Erano gli Svizzeri infama di terribili soldati; eran forti. Cer-cavasi a gran prezzo il loro aiuto: ed essi lo vendevano, sia che si trattasse solo d'impaurire od anche di combattere. La casa di Savoia aveva antiche leghe con loro ; abbiam veduto e vedremo come mantcncsser la fede.
Poco dopo un Fumo, segretario ducale, fabbricò lettere false di supposti crediti di Berna, di Friborgo e d'altri cantoni verso Savoia ; essi, armati di quei
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (307/531)
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Carlo Carlo Piemonte Margarita Filiberto Crossa Vaud Faucigny Villars Claudia Filippo Bugey Stato Luisa Savoia Giano Gene-vese Ciablese Vaud Rothelin Neufehàtel Maria Savoia Svizzeri Svizzeri Savoia Fumo Berna Friborgo Savoia Bianca
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