Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro quartotitoli, domandarono con minacce il pagamento. Invano mandò il duca i suoi ministri a chiarirne la falsità. Bisognava pagare o lasciarsi torre il paese di Vaud. Chi assalta il viandante alla strada non fa peggio. 11 duca pagò.
Francesco i, re di Francia, era figliuolo di Luisa, sorella del duca. Avea guerra cogli Svizzeri. Il buon zio, amico di pace, per far servizio al re, quietò le discordie, e trasse que' popoli a far lega con Francia. La Francia glie ne rendette questa mercede; che tanto poi si travagliò, finche ruppe la lega che Svizzeri aveano con Savoia onde poterne a man salva occupare, come fece più tardi, lo Stato.
Frattanto fu eletto imperatore Carlo Quinto re di Spagna. Morto l'ultimo duca di Milano, Spagna e Francia ne voleano la successione. 11 duca di Savoia, posto in mezzo a que'due grandi monarchi, molto affanno si diede onde metter pace tra loro e non dispiacere a nissuno (1).
I suoi ambasciadori si tragittavano dal re all'imperatore, dall'imperatore al papa. E poco frutto otteneano, se non che ambedue si lodavano di lui, e pareano veder volentieri eh' egli si travagliasse e spendesse pe'loro interessi. Ma intanto gli eserciti dei due forti campioni disertavano il Piemonte. Senza contare gli omicidii, i furti, le depredazioni, le sole spese occorse per le genli spagnuole ed i denari estorti, sommavano nel 1526 alla somma di un
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (308/531)
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