Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro quartodal passaggio festivo ed amichevole di Francesco i che andava all'impresa di Milano (20 d'agosto); poco prima v'era giunto Giuliano de'Medici, fratello di papa Leone x, futuro sposo di Filiberla, sorella del duca; e nel mese di febbraio eran seguite le illustri nozze. S'era a ciò indotta la casa di Savoia per compiacere all'imperatore e al re di Francia, credendo nel resto d'apparentarsi bassamente, avuto riguardo alle chiare alleanze che era solita contrarre; ma avrebbe mutato opinione se avesse preveduto a qual grandezza per due pontificati e per due matrimonii coi re di Francia, doveva in breve arrivare quella stirpe, i cui membri un secolo prima usavano il titolo modesto di banchieri della corte romana.
Molte volte radunò Carlo in i tre stati. L'assemblea si tenne d'ordinario nella citta di Torino. Sebbene le pestilenze, le fami, i passaggi devastatori d'eserciti s'avvicendassero per desolare il misero paese, non fallì al buon duca l'aiuto de' sudditi, sebben per le cause già raccontate sempre inferiore al bisogno. E il duca dal suo canto li contentava nella riforma degli abusi che impedivano il corso della giustizia od aggravavano le riscossioni fiscali, li confermava ne' loro antichi privilegi; concedeva, fra le altre cose, che pel caso d'indugiato pagamento d'alcuna tassa, non potesse porsi in arresto l'intero consiglio del comune, ma sibbene i soli sindaci e le altre persone
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (312/531)
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