Storia di Torino di Luigi Cibrario
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sorella del re, nascesse un figliuolo maschio. Nacque di (follo in gennaio del 1562 Carlo Emmanuele, e in dicembre dell'anno medesimo, non ostante la pertinace resistenza del maresciallo di Bordigl ione, che si doleva di veder sfuggire alla Francia le pił belle gemme della sua corona, la cittą di Torino fu ren-dula al duca di Savoia, suo antico signore, con allegrezza inestimabile de' cittadini, che prima ancora della restituzione non dissimulavano il desiderio di ridivenire sudditi di Savoia ed Italiani. Ai dodici di dicembre Amedeo Valperga conte di Masino ne pigliņ possesso a nome del duca; due giorni dopo giunse improvviso Emmanuele Filiberto e ricevette il giuramento di fedeltą. A' 7 di febbraio fece la solenne entrata madama Margarita di Francia, duchessa di Savoia, con pompa regia, sotto ad un baldacchino di tela d'oro, portato dalle quattro principali casate di Torino che n'aveano antico privilegio. Non vi mancarono nč gli archi trionfali, nč i canti delle muse, nč compagnie di scelti giovanetti a cavallo, nč ordinanze de' balestrieri e degli archibugieri. La cittą offerģ graziosi presenti al duca e alla duchessa, ed anche un piccolo toro d'oro al principino di Savoia, e cento scudi alla moglie del presidente Porporato, sua governatrice. Queste alle-
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grezze non furono, come in tanti altri casi, mostrate vane ed inutili dal processo de' tempi. Erano veramente come si presentiva: auspicģum melioris aevi.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (317/531)
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