Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro quintol chiavarli eleggeano olio ragionieri a ricevere i conti del massaio o tesoriere del comune, che si ren-deano di tre in tre mesi. In questi ragionieri, presieduti da'sindaci, ricadde pił tardi la maggior parte dell'ordinaria amminislrazion del comune. Eleggevano ancora i chiavarli, con partecipazione del vicario e del giudice, ventiquattro buoni uomini, sci per quartiere, che procedessero annualmente alla deputazione de' campari e delle guardie forestali, incaricale della custodia de'beni forensi. Infine eleggeano i chiavarli ed il giudice quattro estimatori (5) e due ispettori, ed aggiustatori delle misure.
Ai chiavarii si dava ancora sovente la facoltą di nominare i quattro consiglieri di Grugliasco e quella ancor pił preziosa di provvedere ai posti vacanti ne! gran consiglio; le scelte doveano farsi di preferenza tra i figliuoli o i discendenti de? defunti, o in loro mancanza tra i pił prossimi loro congiunti.
Qualche rara volta nel concedersi ad un illustre forestiero la cittadinanza, gli si aggiungevano gli onori del decurionalo. E per questa via li ottenne il 10 d'agosto del 1490 il nobiluomo lbleto Avo-gadro di Colobiano.
Pił frequentemente si dispensavano per alcun tempo dalla custodia diurna e notturna. Per ottom
anni ne fu francalo, in febbraio del 1377, Ugoneto
de'Visconti di Balangero. Alcuna volta s'imponeva al novello cittadino l'obbligo di qualche rilevalo
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (330/531)
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Grugliasco Avo-gadro Colobiano Ugoneto Visconti Balangero
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