Storia di Torino di Luigi Cibrario
NOTE
(1) Lettere di nomina del giudice Mercurino de' Ranzo. Lib. consti. 1430.
(2) Malacarne, Delle opere dei Medici e dei Cerusici che fiorirono negli Stati del Redi Sardegna, i, 114, — Vallami, Storia della università del Piemonte, i, 94»
(3) Tassavano i salarii di quelli che aveano incarichi temporanei dal comune.
(4) Lib. consiL
(5) lift. consiL 1333.
(6) Lib. consiL
(7) Fieario jadec* rectoribus societatis populi consiliariis et sapten-tibus est.
(8) Nel 1394 i chiavarii giuravano predictum eorum offìcium facere le-galiter et obseroare capitula franchixias et Ubertates civitatis Taurini etedam capitula Societatis S>. Johannes Baptistàe.
Nel 1399 l'8 di giugno il principe Amedeo d'Acaia, onde compiacere la detta Società, ne riformò i due consigli, surrogando nuovi savi ai defunti ed agli inetti.
Il 30 di giugno 1418 gli uomini di Grugliasco si fecero contribuire ne' carichi della Società di S. Giovanni Battista.
Il 14 febbraio 1419 il comune deliberò che se il duca di Savoia (Amedeo vin) confermava la Società di S. Giovanni Battista co'suoi statuti, gli sì concederebbe l'annuo sussidio di cento fiorini.
Di questi statuti, che sarebbero pur tanto curiosi, perchè l'origine della Società di S. Giovanni Battista di Torino è molto diversa da quella di S. Giorgio di Chieri, non rimane sventuratamente nissuna traccia.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (340/531)
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