Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO Plinio, NOTK
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      Anzi (incile clic abbiam riferite sono le ullirne notizie da noi trovate ileiIa Società del popolo a Torino.
      (9) Una lettera d'Amedeo principe d'Acaia donne a Pinerol le mardi xwiii jour de mars ( 1396) indirizzata a nostre bien ame vicaire de Turin è del seguente tenore ; Nous te saluons et quar au bon plaisir de l)ieu nous serons demain matin a Turin nous te mandons que tu fay que ceulx de la ville desliberent en leur conseil et ordinent deux ou plusieurs qui haient tonte puissance de nous povoyr outroyer subside et fogage de nos soudars et guerre comme les autres de nos villes et pais hont fait et fe-ront a raison de troys gros pour feu. Et sachez que ceulx de celle ville nous hont outroyé. Adieu soiez. — Lib. consil. civ. Taur.
      (10) Quia aliter dictis mittendis nihil de nostra intencione diceremùs eisdem. Lett. data da Pinerolo il 22 d'aprile 1369.
      (11) 11 mandato del comune a'suoi deputati conteneva plenariam potè-statem totius credencie nomine et vice totius comunitatis ad comparendum et sistendum in tribus statibus convocatis et congregatis cum dictis aliis ambasciatoribus patrie et concludendum in agetidis propostisque et prò-ponendis per ipsam totam patriam secundum quod comuni opinioni vi-debitur et placuerit cum piena libera et generali potestate prout et quem-admodum dictis ambassiatoribus patrie videbitur: non recedendo a comuni opinione ipsius patriae etc. Atto consolare del 5 dicembre 1467. Allora furono eletti i uobili Filippino Beccuti e Tommaso di Gorzano.
      La credenza ammoni ancora tutti quelli che avessero cagion di richiamo tam contra armigeros quam contra administratores justitie, a presentare i loro memoriali ai savi a ciò deputati, i quali ne esaminerebbero il fondamento ut ipsi nobiles Philippinus et Thomas causam et materiam ha-beant instare quod removeantur et repellantur et ut bonus modus et de-bitus ordoadhibeatur etimponaturet ne populi ulterioribus oppressionibus graventur.
      L'anno seguente, addi 8 d'ottobre, si tennero i tre stati a Torino nel palagio del vescovo, e furono presieduti dal maresciallo di Savoia e dai signori del consiglio. Tota patria principatus et terre veteris. Terra vecchia chia-mavasi la vai disusa con Rivoli colle valli di Lanzo. ed in breve con tutto il paese al di qua da'mogti che non avea ubbidito ai principi d'Acaia.
      Si radunarono di nuovo in marzo del 1469; anzi più d una volta in detti anni 1468, 1469 per la guerra del Duca di Milano; poiché in un ordinato del 28 maggio 1469 si rammentano le querele pel mancamento di grano e di fieno fatte dai tre stati: qui sepissime celebrantur in hac civilate. Continuarono a congregarsi in questa città, già fin d'allora capitale del paese cismontano, nell'anno 1470. In una adunanza tenuta sul finir d'agosto si


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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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