Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO QUINTOAi frati minori, ai frati predicatori dava soccorsi il comune, massime quando teneano il capitolo provinciale.
Aiutava il capitolo a riparare il duomo, i frati minori a ricostrurre la loro chiesa nel 1559 ; con-cedea al prior di S. Andrea facoltà di prolungare la chiesa della Consolata nel 1448.
Raccomandava al papa i suoi borghesi pei benefìzi vacanti. Nel 1548, essendo mancato di vita Guido Canali de'signori di Cumiana, vescovo di Torino, il principe pregò il comune scrivesse lettere al papa a favore di suo fratello Tommaso, canonico di Lione, o per maggior sicurezza che fossero di quel tenore ch'egli bramava, desiderò si scrivessero sotto a' suoi occhi a Pinerolo, e la città affidasse il sigillo ad uno de'savi. Fu compiaciuto d'ogni cosa. Tommaso fu eletto e confermato, e nei dicembre dell'anno medesimo il comune comprava dodici tazze d'argento, onde fargli un presente in occasione della sua gioconda venula.
Nel 1585, si ricorreva al papa affinchè rendesse agli Umiliati ed ai Crociferi la prepositura di S. Cristoforo, ed il priorato di S. Biagio, state concedine in commenda. Tre anni dopo si chiedeva alla santa Sede s'unisse la proposilura degli Umiliati all'opera del ponte di Po, essendoché non v'cran frati nè monache, e vi si commelteano molte disonestà.
Nel 1591 la città ordinava che i quattro chiavarii
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (376/531)
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