Storia di Torino di Luigi Cibrario
Capo settimo
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averlo, e il duca ne li compiacque. Ma il gran numero degli studenti ben presto vi generò carestia. 1 lettori lagnavansi della poca nettezza delle strade del soverchio prezzo delle vettovaglie e delle pigioni. Il comune di Savigliano cercò ogni via per riparare a quo' mali, ma inutilmente ; onde dopo varii ondeggiamenti Io studio fu, per lettere del 0 d'ottobre 1450, restituito alla città di Torino, dove sempre rimase dipoi, fiorendovi in mezzo ad alcuni nomi oscuri anche uomini per ingegno e dottrina celcbratissimi, come Giovanni Grassi, Cristoforo Ni-ccllo, Ambrogio Vignati, Jacopino S>. Giorgio, Pietro Cara, Gianfrancesco Balbo, Claudio Seysscl, Francesco Porporato, Girolamo Cagnolo, Giovanni Ne-vizzano , giurisconsulti, Pantaleone da Confìenza, Pietro da Monte, ossia Pietro da Bayro, Lorenzo Arpino, medici.
Un esame di baccellierato in gius canonico, sostenuto nel 1458 nell' aula della prepositura di S. Dalmazzo da Amedeo Nores protonotaio, era degnato della presenza di Ludovico duca di Savoia, e de'principi suoi figliuoli Ludovico, principe d'Antiochia, e Jacopo (4).
La facoltà di teologia era composta pressoché esclusivamente di frali minori e di frati predicatori; o sia perche attendessero con più costante ardore agli sludi, o sia perche procurassero di non lasciar aggregare frati d'altre religioni. Il clero secolare in generale poltriva nell'ignoranza (5).
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (403/531)
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Savigliano Torino Giovanni Grassi Cristoforo Ni-ccllo Ambrogio Vignati Jacopino S S. Giorgio Pietro Cara Gianfrancesco Balbo Claudio Seysscl Francesco Porporato Girolamo Cagnolo Giovanni Ne-vizzano Pantaleone Confìenza Pietro Monte Pietro Bayro Lorenzo Arpino S. Dalmazzo Amedeo Nores Ludovico Savoia Ludovico Antiochia Jacopo Giorgio
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