Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO QUÌNTOmaestro Giovanni l'uso gratuito d'una casa per anni dieci (3).
      Nel 1458 il nobile Antonio de Strata, cittadino torinese, aveva inventato un meccanismo, mosso dall'acqua, pel pulimento e la forbitura del ferro (4).
      Nel 1390 ebbero i savi del comune laudevolc desiderio che in Torino si fabbricassero i panni necessari all'uso degli abitanti, dier commissione ad alcuni principali cittadini d'avvisar ai mezzi opportuni. Ma per allora si rimasero, a quel che pare, col desiderio. Le guerre continue, le civili discordie, le fami, le pestilenze troppo male s'accordavano co' progressi dell'industria.
      Nel 1518 s'allettò con privilegi maestro Ambrogio da Milano a stabilir in Torino una fabbrica di panni di seta. E poco dopo il comune chiamava altresì da Raeeonigi Bartolommeo Gallo maestro di lavorar velluti. Così preludeva la città di Torino a que'piìi poderosi miglioramenti che, cinquant' anni dopo, procurava con effetto corrispondente ai maggiori mezzi di cui disponeva il grande Emmanuele Filiberto.
      La carta di stracci, che fin dalla metà del secolo xin era stata surrogata a quella di cotone più morbida, ma di fibra assai più debole, e perciò di minor durazione, lavoravasi in Torino fin dal principio del secolo xv, e probabilmente poco dopo lo stabilimento dell' Università. Giacomo Berrà di Caselle nel 1440 otteneva una derivazione d'acqua ne'colli torinesi,


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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 531

   

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