Storia di Torino di Luigi Cibrario
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dar cauziono; il francarsi, nell'occasione in cui qualche terra si rendeva alla divozione de' principi di Savoia, tutti i borghesi di quella dai pedaggi per lutto lo Stato, col che veniva il principe a disporre di cosa non sua. Taceṛ ancora de' precetti con cui si violava la libera elezione degli ulĺciali del comune, e parleṛ solamente dei contrasti cui davan luogo il servizio militare ed i sussidi, procedendo per via d'esempi scelti fra molti.
Nel 1529 Filippo, principe d'Acaia, avea guerra con Federigo di Saluzzo e col re Roberto.
A' 4 di maggio il comune di Torino ricevea un messaggio del seguente tenore : « Vi significhiamo che Federigo di Saluzzo questa notte, colle genti regie, entṛ nella terra di Saluzzo, dove combattedi continuo e s1 afforza contra le genti del signor marchese.
« Percị comandiamo che le milizie di Torino si rechino a Villafranca il giorno di domani, con divieto a tutti quelli che hanno forza di portar armi di rimanersi; il che domandiamo, tanto come debito che come grazia : portando provvigioni per giorni dieci. Dicasi a nome nostro al vescovo di Torino che mandi le sue genti ».
Si fece in conseguenza di tal ordine esercito generale, e si comanḍ che i tribunali pigliasser vacanza.
A' 9 di giugno si dovette fare altro esercito generale per giorni dicci. Ma la vigilia della partenzaVal. i
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (417/531)
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