Storia di Torino di Luigi Cibrario
468
LIBRO SESTOPortogallo, dopoché erastato dichiarato nullo il matrimonio ch'ella avea precedentemente contratto col re D. Alfonso vi. La mano di quella principessa recava a chi l'ottenesse il titolo regio, ed ai figliuoli la successione dei regni Portoghesi. Le due sorelle s'amavano teneramente. Quindi le nozze furono conchiuse, superandosi il divieto delle corti di Lamego, perchè si mostrò come Vittorio Amedeo n discendeva dal gran re Emmanuele di Portogallo.
Nel 1682 giunse il duca di Cadaval con una flotta riccamente apparecchiata a Nizza, onde levare il duca di Savoia e portarlo a Lisbona. Ma resisteva a tal progetto P amor della nazione pel suo principe e l'interesse della nazione medesima. Mandarsi, mormoravano, da Madama Reale in Portogallo il figliuolo, atfinchè le rimanesse perpetua Tautorita di governo, a difender la quale non le mancherebbero i soccorsi di Francia. Intanto questo Stato diverrebbe col tempo una provincia portoghese, conculcata dai governatori portoghesi, come la Lombardia dagli Spagnuoli. Tutti gli animi bollivano, nè mancavan tra' grandi quei che andavano susurrando queste ragioni alle orecchie del duca, il quale vi prestava intiera fede. Cadaval venne a Torino, trovò il reale sposo oppresso da gagliarda febbre. I medici protestavano che per lungo tempo non sosterrebbe il mare. Uno d'essi stese un consulto che fu mandato a Lisbona, in cui mostrava aver il duca fin dalla prima fanciullezza
| |
Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
|
Pagina (468/531)
|
Alfonso Portoghesi Lamego Vittorio Amedeo Emmanuele Portogallo Cadaval Nizza Savoia Lisbona Madama Reale Portogallo Tautorita Francia Stato Lombardia Spagnuoli Torino Lisbona Cadaval
|