Storia di Torino di Luigi Cibrario
unito primoanni in esiglio. Tornato poi con un esercito
distrusseper castigare i cittadini
le torri e lemura della città(6).
E da credersi che siffatta distruzione non fosse che parzialee che non molto dopo il comune ristorasse que' danni se non col magisterio delle costruzioni romane
tuttavia con un'arte assai più soda e durativa che la moderna.
Ninna variazione si fece al perimetro delle mura lino al secolo xvucome si può vedere nelle geografie del cinquecento
che tutte descrivono la nostra città di forma quadrata ; e nella più antica pianta di Torino che si conoscaunita alla prima edizione dell' Augusta Taurinorum diFiliberto Pingone(1577)
e delineata da Giovanni Carracha
pittor fiammingo.
Nel secolo xivdopo l'invenzione delle armi da fuoco
usavansi a difendere le porte della città antemuralio barbacani
detti anche false braghe costrutte innanzi alle medesimeo que' corpi eli fortificazione staccati e triangolari
che chiamansi rivellini. Era-vene unonel 1385
a porta Fibellona (7).
Nel 1410 la città soddisfece a Giorgio Fosello la mercede dovutagli pel rivellino che avea costruito a porta Fibellona. Nel 1426 il consiglioessendosi mostralo men pronto a far eseguire le opere di fortificazione prescritte dal capitano generale del Piemonte
fu posto in arrestie provvide il 10 di agosto in conformità dei desiderii d' un uomo che usava argomenti così elììcaci.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (10/781)
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