Storia di Torino di Luigi Cibrario
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Nel medesimo secolo coslruivansi baluardi o bastioni; ma non erano che ripari di terra. Frale opere di fortificazione prescritte in dicembre del 1467 alla cittą di Torino da Claudio di Seyssel
maresciallo di Savoia
trovasuna cannoniera da fars nella torre grossa di porta Fibellona
che balta per lungo la strada che conduce ad essa porta (quae verterefa longo itmeris ipshts portae ) : opere di difesa da l'arsi nei due rivelimi della medesima; un terzo rivellino presso alla riva della stessa porta
con una cannoniera che spazzi lungo lo stesso livellino; un baluardo fra la torre nuova e la vecchia (all'est);un baluardo alla prima torre (li porta Marmorea (al sud); un altro baluardo avanti a porta Nuova (al sud); una cannoniera alla torre d' porta Susina; tre baluard da porta Susina fino alla torre di Nostra Donna (Consolata); una cannoniera nella torre di S. Michele; una torre fuor delle murannanzi al vescovado; un'altra fra la torre lunga e quella di s. Lorenzo; un baluardo presso al castello.
Ciascuna torre doveva armarsi d' una spingardad'una colovrina e di varie balestre (8).
Sul cominciar del secolo xvi nacque in Italia
e per opera d'Italiani
l'arte della moderna fortificazione co'bastioni terrapienati ad angoliche spazzano t fossi e battono la campagna. Con tali principii Giuliano da S. Gallo edificava nel 1509 la* fortezza di fisa
e Andrea Bergauni da Verrini fabbricava nel
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (11/781)
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