Storia di Torino di Luigi Cibrario
IOLI lìllO PHI.ìlO
1519 i baluardi di Nizza
dove Bartolomeo di Cain-piglione fabbricava fin dal 1449 un castello ed una cittadella (9).
Nel 1555 un maestrodi cui si tace il nome
veniva chiamato dal duca a Torino per fare i bastióni e fortificar la città. Quattro grossi se ne costrussero agli angoli della medesima; ma quando giunsero i Francesi in aprile del 1556
erano appena cominciati piccoli e deboli ripari di terrauno innanzi al castello
gli altri agli angoli della città (10).
1 Francesidopo d'aver distrutto nel 1556 i borghi
si diedero a fortificare la città
e compirono ed ingrossarono i bastioni già cominciaticircondando la città di nuove mura
adoperandovi il danaro e le braccia de'cittadini che sosteneano vanamenteal re
non a loro appartenersi il carico delle forlificazioni.
Nel 1546 si rispianò piazza Castello. Nel 1555 si ricostrusse il bastione di S. Giorgio
ossia della Consolata. Nel 1558 fu compiuto il bastione degli Angioli all'angolo nord-est delta città. In gennaio del 1559
maestro Vittonetto fabbricò la gran piattaforma di porta Susina (11).
Emmanuele Filiberto migliorò ogni cosae ponendo ad esecuzione un pensiero che i Francesi aveano avuto e ventilalo
costrusse sui disegni di Francesco Pacciotlo d'Urbino
all'angolo sud-ovest della città
una cittadella pentagonache fu tra le prime e più celebrale opere di simil genere. Ciò nel 1564 (12).
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (12/781)
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