Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      capo secondo
      2.1
      Verde; i suoi giardini occupavano il tratto compreso tra questa porta e la porta Fibellona ; e rispondeano al sitoin cui dentro le mura erano collocate le sue case.
      Procedendo sempre in ver ponentescorgeasi la porta di romana struttura
      chiamata Palatina o Do-ranea
      fiancheggiata da due torri.
      Poco più oltre vedevasi la porla di S. Michele
      allo sbocco della via d'Italia; la qual porta si chiamò
      come abbiam veduto ufficialmenteporla Vittoria
      e popolarmente porta Palazzo
      quando fu chiusanei 1699
      l'antica porla Palazzo. E ben degna era di chiamarsi porta Vittoria
      perchè in prospetto di quella fu la celebro battaglia del 1706
      nella quale Savoia ruppe il campo franceseuccise il maresciallo di Marsin
      ferì il duca d'Orleans; e per quella porla entraronodopo sì segnalato trionfo
      Vittorio Amedeo n ed il principe Eugenio.
      Nello spazio che abbiam percorsocompreso fra la città e la Dora
      non appariva cosa degna d'osservazione; ma sulla opposta sponda di Dora erge-vasi la chiesa di S. Secondo
      membro della badia di Rivalta
      e sulla medesima rivapresso al ponte di pietra
      vedevansi la chiesa e lo spedale di Sta Maddalena e di S. Lazzaro
      fondato nel 1195 da Berta
      vedova d'Oberto Arpini
      e da' suoi figlie dato ai monaci di Rivalla.
      Nel 1226 Pietro de'Masii
      prevosto di Chieri


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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