Storia di Torino di Luigi Cibrario
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111110 PKIMO
1588
quella cioè del sig. Gillio della Rovere. Ma in que' tempiin cui era gran ventura se passava un anno intero senza guerra
o sospetto di guerrapoiché ogni uomo che potesse pagar quattro soldati arrogavasi l'autorità di farla
le porte non erano tutte aperte. Nel 1579 ve n' erano aperte due solela Susina e la Fibellona. Nel 1589 eran chiuse la Doranea
o Palatinala Pusterla
e la porta di S. Mar-tiniano
o porta IN uova. Ed il principe d'Àcaia ordinava si chiudesse la porta di S. Michele perchè non era fortificata (15).
Che se ci dilungheremo alquanto da Torino
troveremo presso la strada di Rivoli la torrela chiesa
e lo spedale di Sta Maria di Pozzo di Strada
de'monaci di Vallombrosa. Sul monte eccelsodove ora sorge la basilica di Superga
vedremo carbonaie fumantie in mezzo ai boschi una cappelletta già dedicata alla Vergine Santa (16)
la qual cappella nel 1461 fu dalla città convertila in chiesa uffiziala poi sempre da un cappellanoda lei deputato. Nella selva di Mischie
verso S. Mauro
s' alzava una torreove dimorava
in tempi sospettiuna guardia. Un' altra guardia vedremo al ponte di Stura sul campanile di S
a Mariaun' altra sulla torre di Lucento de' Beccuti
una sulla torre di Pozzo di Strada
una sulla sponda di Dora alla ficca Pellegrina
in una guardiola di legno eretta sopra un albero (bico-cha)(17)
un' altra ne'prati di Vanchilia. Quest'era
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (24/781)
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