Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SECONDO
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il Iato dal quale il nemico poteva più facilmente assalirci; poiché al di là della Stura cominciava Io Slato del marchese di Monferrato. Al passo di Stura aveano i monaci di Vallombrosa uno spedale pe' poverimanteneano un ponte sul fiume ed una barca per comodo de'viaggiatori; i navaroli non pigliavan mercede
salvochè fosse loro data a titolo di carità. Questa era la casa di Sla Maria del ponte di Stura
dipendenza del vicino monastero di S. Giacomo di Stura
insigne badia degli stessi monaci Val-lombrosani (18).
Della Madonna di Campagna si ha notizia fin dal principio del secolo xiv. Dicesi che i Cappuccini vi si stabilissero fin dal 1558. Io trovo che nel 1557 questi buoni religiositanto utili a sparger tra il popolo i semi delle dottrine evangeliche
ottennero dal consiglio civico la facoltà d'uffiziarla.
Tre anni dopo la città li sovveniva d'elemosine. Nel 1567 dava ai medesimi aiuto per la fabbrica del loro conventoche è il primo della provincia.
In questa chiesa è sepolto il maresciallo di Francia Ferdinando di Marsin
il qualeferito mortalmente alla battaglia di Torino del 1706
e trasportato in una casa vicinamorì all' indomani
non meno di sua ferita che del fumo d'un magazzino attiguo consumato dalle fiamme. Vittorio Amedeo n lo onorò di splendidi funeralie gli fe' porre questa iscrizione
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (25/781)
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