Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      •>iI.IBP.O l'Iti
      HOAlla Vigna della Regina fu servita in aprile del 1782 una merenda ai conti del Nord. Nè rammenterei questa futile circostanza
      se non volessi soggiungere che la bella e santa principessa di Piemonte
      Maria Clotilde
      erasi legata di sì tenera amicizia colla moglie di Paolo iche durante la dimora di quegli illustri ospiti a Torino
      stavano insieme il maggiore spazio di tempo che potevanoe quando erano separate si scrivean biglietti caldi d'un raro affetto (12). Questa principessa
      seconda moglie del granduca Paolo
      era Sofia Dorotea Augusta di Wur-temberg.
      Nulla diremo dei tanti palagi e casini privati che incoronano tutti i poggiche sorgono su tutti i clivi
      molli de' quali nobilitati da belle architettureingentiliti dalle arti
      e soprattutto alcuni di essi da quel nostro torinese Pietro Olivero
      emulo de' Fiamminghi. Faremo invece breve parola della chiesa de'Cappuccini del Monte
      dell'Eremo de'Camaldo-lesi
      della Basilica di Superga e delle Vedove nobili.
      Quel poggio chedispiccato dalle circostanti colline
      tondeggia presso al ponte di Po e chiamasi per antonomasia il Monte funei secoli xin
      xiv e xvsurmontato da una piccola fortezza con torre e bastioni
      chiamata Motta o Bastia
      che serviva a difendere il passo ed il ponte vicino.
      Essendosi intanto molto perfezionata l'arte del fortificarela bastia del ponte di Po parve meno


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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