Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO QUARTOti 7
conosciutissimonon mi dilungherò molto. Fu
come abbiam vedutoconseguenza di un voto fatto da Vittorio Amedeo 11
ne'primi giorni di settembre del 1700
quando si trattava di liberar Torino dall' assediodi salvar lo Stato dall'imminente ruina. Sorge maestosa con mirabili proporzioni sulla più alla cima del colle torinese; è disegno del celebre abate cav. don Filippo Juvara Messinese. Fu cominciata nel 1715
aperta nel 1731
e costò più di tre milioni di lire antiche. 1 tre altari principali sono ornati di bassi rilievi in marmo; quello dell'aitar maggioreche allude alla liberazione di Torino per inlercession della Vergine
è del cav. Bernardino Cametti Romano
oriondo di Gattinara
che lo scolpì nel 1755; quello della Natività
all'altare a destra di chi entra
è dello stesso Camelli. L' Annunziata a sinistra è del Cornacchini. Nelle due prime cappelle ai due lati dell'ingressosono due tavole dipinte da Sebastiano Ricci da Belluno. Nell'una si raffigura S. Morizio
nell' altra S. Ludovico re di Francia che mostra la corona di spine al popolo.
Le tombe reali sono state costrutte per ordine di Vittorio Amedeo itie si terminarono nel 1778
sebbene fin dal 1752 la Basilica di Superga fosse destinata a sepolcro de'principidi cui vi si recavano i corpi. Diffatti
il corpo di Vittorio Amedeo n fu depositato prima nel coro d'invernopoi collocato in un mausoleo erettogli nella cappella della Madonna
fui. il 9
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (61/781)
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