Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      Entro alle nicchie allogano lapidi e monumenti quelli che non amano meglio di contrassegnarne la t'ossa medesima che racchiude il caro estinto. 1 Lei monumenti ancor vi scarseggianoma sono da citarsi quelli d'Anna
      marchesa di Monforte
      del Bruner i. e quello della madre della rara attrice Carlotta Marcinomi idel Bogliani.
      Questo Campo Santo era stato dall''architetto Lom-bard disegnatosecondo il pensiero del marchese di Barolo
      col fine principalmente che ogni cadavere giacesse in fossa separatae più non fossero come prima i corpi de'non facoltosi accatastati lei pozz comuni. Questo pietoso scopo è staio raggiunto.
      Ma provveder si doveva anche alle class* aliale; non noli1 interesse d'un' ambÌ2ione che affatto insana dee riputarsise non s' arresta almeno alla tomba
      e sotto alla falce che piccoli e grandi miete insieme ed agguaglia; ma per servireall'affetto de'superstiti ed alla gloria dell'arti
      che poche altre occasioni avrebbero di spiegar il volose questa mancasse. A questo bisogno provvedeva la vigile cura della città di Tonno
      la quale nell'agosto del 1841 ordinava chein ampliazione del Campo Santo
      un" altr' area gli si aggiungessein cui le sepolture private fossero coperte
      sicché i monumenti da ailogarvisi nulla avessero a temere dall' inclemenza d' un cielo che spesso obblia di essere italiano; e die commissione a Carlo Sada
      architetto della Beai Casa
      di formarne


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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