Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO Qll.NTO
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allrellanti ombrosi vialiper entro ai quali spaziava per lungo tratto e si ricreava lo sguardo. Inestimabile era poi e per mole e per magnificenza il palazzo; ma
sia per le continue guerresia per una superstizione di Catterina d'Austria moglie del duca
la fabbrica mai non fu condotta a compimentoe morto Carlo Emmanuele 1
Mirafiori fu poco frequentato dai principi di Savoia.
Non ullus ager tani dignus amari Negligitur nullus tain indigne.
Così cantava l'Audifredi nell'elegante sua opera intitolata Regice Fillce
rammentando a Vittorio Amedeo ii che l'oro e i marmi ornai consumava il tempo; e che senza omaggio di compassione alcuna da ogni lato s'aprivan ruine :
O nemorao fontes
o gloria nobilis hortiNata beare oeulos regum accubitusque superbos
Versicolore ducum cetras ornare paratu
Est modo cum rudibus tua gloria tota bubuleis !
Di questo canto poetico s'onorava la caduta di Mirafiori che più non risorse. Invece Carlo Emmanuele in edificò poi la villa di Stupinigi sui disegni dell' Juvara
e l'ornò di pitture del Vanloo e del Vehrlin;
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (75/781)
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CAPO Qll Catterina Austria Carlo Emmanuele Savoia Negligitur Audifredi Regice Fillce Vittorio Amedeo Mirafiori Carlo Emmanuele Stupinigi Juvara Vanloo Vehrlin
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