Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO Qll.NTO
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lettere; quattro sue figliuole di santa vitae forse due di esse destinate all'onor degli altarij due figliuoli
uno Francesco Tommaso capitano illustrel'altro il cardinale Maurizio
maestro e fautore di cavallereschescientifiche e letterarie discipline
fondatore nel proprio palazzo di dotte accademie.
Udiamo il Marini (il ritratto del serenissimo Carlo Emmanuello di Savoia):
O dove ombroso infra selvaggi orrori Presso 1' alta cittā bosco verdeggia
0 dove Mirafior pompe di fiori Nel bel grembo d' aprii mira e vagheggiaAd ogni grave ed importuna cura Pien di vaghi pensier spesso si fura.
E quivi suolvolte le trombe c l'armi
In cetre e in plettriin stil dolce e sublime
Fabbricando di Marte alteri carmiO tessendo d' amor leggiadre rime
Fra 1' ombre
1' aure e le spelonche e i rivi Ingannar dolcemente i soli estivi.
Or i fogli di Lesbo ed or di Roma Volge
or d'Iberia va note dettando ; Or del Ronsardo in gallico idioma Va eoi dotto Porcier l'orme tracciando; Or col mio buono Aglič spendendo stassi Dietro al Tosco maggior gli accenti e i passi.
Tal giā lungo le chiare acque tranquille Alle corde accordar musica voce
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (79/781)
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