Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo Olinto
S9
In quel castellocome in quello di Rivoli
e nel palazzo vecchio ducalemolto lavorò di pittura e di scoltura Isidoro Bianchi di Campione sul lago di Lugano
uno dei più distinti allievi del Moraz-zone
il qualevenuto ai servigi della corte di Savoia nel 1618
fatte le prove di nobiltà
fu ricevuto cavaliere di giustizia dell'ordine de'Ss. Maurizio e Lazzaro ; comprò casa nella città nuovae vi si stabilì co'suoi tre figliuoli Pompeo
Francesco e Carlo. I due primi seguitarono la professione del padre
e lavorarono pure nei castelli e ne'palazzi dei duchi di Savoia (13).
Molte volte ai tempi di quella bella e vivace reggente fu il cortile del castello del Valentino teatro d'armeggeriedi giostre
di quintanedi corse e di altri spettacoli. Quando nacque
in maggio del 1699
il primogenito de'maschi a Vittorio Amedeo nMadama Reale Maria Giovanna Battista
avola del neonatofé'radunare nel cortile del Valentino sedicimila poveri
e die a tutti limosina per mano del suo primo elemosiniere abate Pallavicini (14).
Il dì 26 d' aprile 1812
partiva dal castello del Valentino nella sua ascensione aereostatica madama Blanchard
dando il primo esempio in Piemonte di viaggio sì pericoloso. Orascaduto quel real castello dai primi onori
non serve ad altra pompasalvo alle esposizioni periodiche dell'industria fondate dal re Carlo Felice
e ordinate per la prima volta nelFui. 11 12
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (85/781)
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