Storia di Torino di Luigi Cibrario
yoi.imto Plinio
1829 dal marchese Agostino Lascaris di Ventimiglia
vicepresidente della Camera d'Agricoltura e di Commercio. *
Nel teatro degli Stati del duca di Savoia
come nell'opera dell'Audiberti già citata (RegineFiline)
il Valentino compare con due corpi lateraliassai più lunghi di quel di mezzo che solo ora si vede
terminati da due padiglioni. Un muro elegante a pilastri e balaustre regge la sponda del Po: si ha 1' accesso per due scale elegantiin mezzo alle quali s'apre una grotta
in cui si vede la statua di un fiume che gitta acqua. Ai due la Li sono nicchie con statue. Di tutto ciò non appar più reliquiae solo nel sito designato per la grotta è una fontana d'acqua eccellente ; non so se le due ali del castello e gli edifizi accessorii siensi mai eseguiti; ma trovo che il 14 d'aprile del 1714 un vento fierissimo e freddissimo abbattè un padiglione del Valentino
e precisamente quello che era verso il parcoo giardino nobile (15).
Nel sito che dovea occupar 1' ala sinistra del castello v'è il bello e copioso orto botanico. Dal lato opposto è il luogo in cui si esercita 1' antichissima in Torino
e testò rinnovata società del Tiro.
Passando ora a parlar delle chiese edificate nella pianura torinesedopo Emmanuele Filiberto
accennerò in primo luogo la Crocetta posta a breve distanza da Torino tra ponente e mezzodì. Maddalena
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (86/781)
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