Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo qll.nto
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Fervente nella divozione a questo Santuario
era anche il celebre principe Tommaso
e più ancora Emmanuele Filiberto figliuolo di luiche per molti anni
sino al fine della sua innocentissima vitanon lasciò quasi passar giorno
che solo od accompagnato dalla principessa Maria Catterina d'Este sua consortenon andasse a prostrarsi a pie della Vergine propiziatricc (18).
Prima che nel 1829
per le cure e per la liberalità del fu marchese Tancredi Falletti di Barolo
di chiara memoriasi aprisse il Campo Santo
due cimiteriuno al nord
l'altro al levante della città presso al Poaccoglieano le spoglie mortali de'To-rinesi. Già fin dal 1756
si trattava ne' consigli del re Carlo Emmanuele indi vietare l'inumazion nelle chiese
e di fondar cimiteri suburbanima per gli impedimenti
che sempre incontrano i pensieri più salutari
1' esecuzione ne fu ritardala sino al 1777
nel qual annosui disegni del conte Francesco Del-lala di Beinasco
si cominciarono il cimitero di S. Pietro in vincoli presso al borgo di Dora
e quello di S. Lazzaro
o della Bocca
presso al Po: ambedue erano della medesima formaquadrati
con portici da tre latiin fondo la chiesa
e in mezzo un cortileco'pozzi de'sepolcri comuni
in cui si accalcavano bare e cadaveri l'uno addosso all'altroladdove i sepolcri particolari trovavansi nel sotterraneo che girava sotlo al portico.
Voi. Il 13
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (93/781)
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