Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo qll.nto
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gli uni sotto nome ili Fratelli di S. Vincenzo e di Fratini destinati a diventar maestri popolari; o sotto quello di Tommasini a percorrere la carriera ecclesiastica; le altre sotto il nome d'Orsoline e Geno-veffe educate nella religionenella morale
ne'lavori donneschiistrutte nel modo d'assistere gli infermi
vere Suore di carità. Hannovi po. case appartateche formano altrettanti monasteri d' osservanza più o men rigorosa' come il monastero del Suffragio
le Suore della pietà
le Carmelitane scalze che governano il ijtiro delle Taidine
i Romiti. Le due prime congregazioni vivono in case attigue allo spedale; le Carmelitane
sul colle presso a Cavoretto; l Romiti
presso Gassino.
E insomma questo spedale un picciol mondo.
Maravigiiosa instiluzionein cui la carità cristiana stende le braccia ad ogni sorta di bisognosi
senza che la Piccola Casa abbia rendila certanè ordini d'ammmislrazi me regolali secondo le norme usate
tutto essendo tra le man: del direttore. Mancato immaturamente di vita il canon.co Cotlolengo
il dì 30 aprile del 1842
gli soltenlrò nel grave incaico il canonico Anglesio
il qualedopo aver dato alla Piccola Casa tutta la sua sostanza
le fece d più prezioso do' doni dandole se medesimo. — La Piccola Casa fu approvata dal Re d 27 di agosto del 1835. 11 fondatore fu rimuneralo colle insegne dell'ordine de" Ss. Maurizio e Lazzaro
che
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (99/781)
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Fratelli S. Vincenzo Fratini Tommasini Orsoline Geno-veffe Suore Suffragio Suore Carmelitane Taidine Carmelitane Cavoretto Romiti Gassino Piccola Casa Cotlolengo Anglesio Piccola Casa Piccola Casa Lazzaro Vincenzo Maurizio
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