Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo sesto
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di logica che fu la torturae penso al lungo spazio che durò
ed al gran numero di giudici dabbene ed intemerati e pietosi che l'applicaronosento una grande commiserazione per la meschina specie umana
a cui un error comune potè per tanti secoli tener luogo di dritto; medito allora sulle presenti condizionie cercando se mai vi fosse ancora alcune di quelle pratiche fondate su principio assurdo e crudele ; che una mente sana a prima giunta respinge ; che le future generazioni (e giova sperarlo più sagge)
riguarderanno come una labe dell'età nostracome noi riguardiamo la tortura
trovo che non è un error di logica meno atrocemen funesto della tortura
il duello(5).
Il giorno 1° settembre del 1704
sulle undici ore del mattinouna lugubre processione usciva dal maschio della cittadella; era preceduta da uno stendardo su cui si vedeva dipinto uno scheletro col motto
manus Domini letigit me. Sfilava nera e rapida sul pontecantando
con voce cupa ed interrottale preci degli agonizzanti. Erano i confratelli della Misericordia ravvolti dentro al nero loro sacco
col volto coperto dal cappuccio dello stesso colore. Seguitava in mezzo alle guardiesostenuto da più religiosi
il signor Bernard de Corbilly
comandante del forte di Sta Maria di Susa
condannato a perder la testa per aver ceduto la piazza ai Francesi
appena la breccia fu apèrtasenza aspettar l'assalto. L'intervallo
Voi. II 15
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (109/781)
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Domini Misericordia Bernard Corbilly Sta Maria Susa Francesi
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