Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO PRIMOmontato l'ultimo gradino della scala che non doveva più ridiscendere; quando giunse con tutta la velocita del suo cavallo dalla via di Sta Teresa un olhziale agitando un fazzoletto bianco. Era il conte Foschieri
maggiore della piazza di Torino
che recava la grazia fatta dal duca ad intercessione di monsieur Hill
ministro d'Inghilterra. Pubblicala fra i plausi del popoloCorbeville fu ricondotto in cittadella col medesimo accompagnamento
cantando la compagnia il Te Demi laudamus (4).
Speditici oramai da queste tristi memorievarchiamo il portone che corre sotto al maschio ed entriamo nel recinto della cittadella. Vedremo a destra la casa ove dormì Pio vi quando i rivoluzio-narii francesi lo trassero in esiglio;a sinistra la stanza del governatore e la chiesa parrocchiale ; e alquanto più ii>Ià il sito dell'antica parrocchia ora convertita in quartiere. Di prospetto nella mezzaluna a ponente il luogo dove Pietro Micca compì l'eroico sacrifizio.
Questo grandedegno d'essere paragonato co'mag-giori eroi dell'antichità
era figliuolo di Giacomo Mi-cha e d'Anna Martinazzo e nipote di Giovanni.
Nasceva il G di marzo
1677
in Andorno Sagliano presso a Biella
ed era battezzato col nome di Giovanni Pietro.
Addì 29 d'ottobre del 1704
e così di ventisette anni e sei mesidava la mano di sposo a Maria del fu Guglielmo Pasquale Bonini dello stesso luogo
la
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (112/781)
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