Storia di Torino di Luigi Cibrario
118
i. utuo primoregistrò questi particolari
non potò risaperli che dal compagno del Micca che si salvò. Ed è l'azione del Micca di tanta bellezzache al paragone vien meno la gloria degli eroi più famosi e di Grecia e di Roma. Imperocché il sacrifizio di quelli compivasi in modo solenne
al cospetto del mondoin condizioni che importavano una morale ebbrezza che ne accresceva la forza. Micca
di nottesolo in un sotterraneo dava la vita per la patria. Quelli antivedevano nel-l'ultim'ora celebrarsi dalle presenti e future generazioni la loro virtù
essere in perpetua benedizione il loro nome. Micca non poteva avere speranza che il suo sacrifizio potesse mai essere noto al mondo. Semplicissima gli parve quell'azione; e tanto semplice che comandava al compagno di farlae solo potè accorgersi che non fosse azione cosi volgare
dar la vita per la patriaquando lo vide esitare. Ed anche allora che sublimità di coraggio in quella piacevolezza : Tu sei più lungo che un giorno senza panel Ed insieme qual fraterna carità
qual riguardo nel non voler supporre che temesse la mortenell'ac-cusarne la lentezza e non la paura!.... Era ben degno questo grande che per noi s'ingemmassero queste pagine di più particolari notizie intorno alla sua famiglia. La genealogia che qui si inserisce
compenserà il mondo di tanti oscuri e fiacchi alberi genealogicinon per altro notabili che per vedervisi un signor conte
figliuolo di un signor contee padre
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (114/781)
|
Micca Micca Grecia Roma Micca Micca
|