Storia di Torino di Luigi Cibrario
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unito ritmoaltro gloriose memorie
e d'uà marchese d'Aix
che ferito gravemente nelle due gambenò potendo più star in piedi
si fa sostenere da due granatierie sta saldo al suo posto
e vuol vedere il fin della battaglia; e d'ufficiali clic fanno scudo del proprio petto al loro principee ricevono il colpo mortale che gli era destinato; e di semplici soldati che ammalati in uno spedale
fuggono la vigilia d'una battaglia onde non esser frodati dell'onor di combattere (6).
Un altro illustre difensore della cittadellail conte Pietro de la Roche d' Allery
che n' ebbe il comando al tempo dell'assediomoriva il 14 d'ottobre del 1715
e veniva sepolto nella sagrestia della chiesa parrocchiale di Sta Barbara
nel sito appunto ove si legge l'iscrizione che lo riguarda (7).
Nel 1748
a' 17 di marzomancava pure di vita nella cittadella
dov'era in cortese prigion ditenutoil celebre scrittore avvocato Pietro Giannone
della città di Napoli
autore d'una famosa storia d'esso regno scritta in quel senso tutto regio ed antipapaleche prevaleva in molte scuole sloriche dello scorso secolo
con non minore oltraggio della verità che della religione. Giannone pendeva al protestantismoe noi negano i suoi medesimi fautori. Ma ritrattò i suoi errori; mori pentito e cattolico per le affettuose cure del padre Giambattista Prever
della congregazione dell'Oratorio. Fu sepolto nella chiesa vecchia
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (116/781)
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