Storia di Torino di Luigi Cibrario
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gli antichi od oscuri secoli della nostra storia; uomo clic ebbe a combattere assai coll'invidia e più ancora coll'iguoranza e con quella misera passion d'occultareche una volta prevaleva "n fatto di biblioteche e d'archivi (5).
Procedendo innanzi troviamo dopo breve spazio l'isola clic contiene la clnosa ed il collegio de'Ge-suili.
Abbiam già notato clic ne'tempi romani e barbarici vedeasi alla metà circa di quest'isola il muro della ci t La colla porta Segusina; e clic prima del mille s'era già compresa nel perimetro delle mura quasi intiera l'isola che contiene la chiesa di San Dalmazzo. Dobbiamo ora notare che la via della Misericordia non esistevae che l'isola che sorge avanti la chiesa di San Dalmazzo
s'abbracciava con quella che le succede a ponente formandone una solacomposta d'una successione di p ìccole case
d'sgiunte da viottoli e cortiliframmezzo a cui vedovasi la piccola chiesa parrocchiale di San Benedetto
membro della badia di llivaltala cui porla s'apriva verso ponente
e il cui lato settentrionale fronteggiava la casa dei bagm di San Dalmazzo (G).
Nel secolo x la porta Segusina era difesa da un castello Quando 1 monaci della Novalesa fuggendo l'impeto da'Saraceni
abbandonarono l'Alpina e gelata loro residenzasorgeva innanzi alla porta di quel castello la chiesa de'Ss. Andrea e Clemente
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (139/781)
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Ge-suili Segusina San Dalmazzo Misericordia San Dalmazzo San Benedetto San Dalmazzo Segusina Novalesa Saraceni Alpina Clemente Segusina Andrea
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