Storia di Torino di Luigi Cibrario
LIBRO SECONDOin esecuzione dei decreti del Concilio di Trento
Tre anni dopo era fatta al Seminario facoltà di alienare la chiesa e le case vicine alla Compagnia di Gesù
affinchè si potessee meglio stabilire il loro collegio
e murare una chiesa più degna in onore de'Ss. Martiri protettori di Torino (11). Sorse infatti nobilissima per le forme architettonichesplendida per marmi e per dipinti la nuova chiesa de' Ss. Martiri protettori della città di Torino. Ne die' il disegno Pellegrino Tibaldi nato in Bologna
ma d'origine Milanese
il quale studiando in Roma i grandi maestri di pittura e spezialmente Michelangelo
era riuscito eccellente in quell'artetantoché i Caiacci lo chiamavano Michelangelo riformato. Più tardi si volse all'architettura
e innamoralo delle forme greche e romane guastò il duomo di Milano facendovi le porte d'altro stile; ma compensò la città di quel peccato innalzandovi la stupenda chiesa di San Fedele. A questo grande architetto i Torinesi van debitori della chiesa de'Ss. Martirila più ricca e
dopo il duomola più bella che sia tra noi; e dissi dopo il duomo
sia in quanto a purezza di stilesia perchè non conviene dimenticare che la vera forma de'tempii cristiani è la basilicale.
Vincenzo Parpaglia
abate commendatario di San Solutore
quello stesso che fu parecchi anni a Roma ambasciatoreo come allora dicevano
oratore del duca Emmanuele Filiberto
avea domandato ed
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (142/781)
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