Storia di Torino di Luigi Cibrario
118
I.IGKO SECONDObronzo
clic stanno dinanzi alla balaustra dell'aitar maggiore.
Nel primo altare a destra la tavola rappresenlante l'apostolo S. Paolo è di Federigo Zuccari
il quale gratuitamente lo dipinse in segno di stima per la congregazione di S. Paolo che ha il patronato della cappella (15).
Appartiene alla sua scuola la tavola del secondo aliare che rappresenta S. Francesco Saverio. Dalla parte dell'epistola il S. Ignazio a cui appare il Redentore è di Sebastiano Taricco da Cherasco.
11 grande ovato dell'aitar maggiore colla Beata Vergine ed i Santi litolari è di Gregorio Guglielmi
romano.
Le statue scolpite in legno che vedonsi nelle nicchie della facciata sono di mano del Borelli
e ricordano un'arte che s'è oggi quasi perduta: parendo alla boria moderna che lo scalpello si disonoritrattando materie che non sien marmi o pietre; e temendo a condur lavori di legno di cambiarsi di scultori in legnaiuoli; senza rammentare quali sublimi legnaiuoli ebbe Firenze
quali vivi e spiranti crocifìssiquali mirabili stalli di cori intagliarono in più badie
legnaiuoli di quella sorte; senza ricordare che quel sommo architetto francese che era chiamato in Isvezia ad innalzare la cattedrale d'Upsal
s'intitolava modestamente maestro di tagliar pietre.
11 pulpito di questa chiesa fu sempre frequente
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (144/781)
|
S. Paolo Federigo Zuccari S. Paolo S. Francesco Saverio S. Ignazio Redentore Sebastiano Taricco Cherasco Beata Vergine Santi Gregorio Guglielmi Borelli Firenze Isvezia Upsal Paolo Paolo Ignazio
|