Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo pllimo
11!)
d'illustri oratoridei quali in niun tempo la Compagnia di Gesù ha patito penuria
e basti rammentare Daniello Bartoli che predicò la quaresima del 1651
e Paolo Segneri che vi fece la quaresima del 1665. Nel 1584 i Gesuiti recavansi ad insegnare il catechismo ai ragazzi nel duomo e nella chiesa di San Dalmazzo.
La notte che seguiva all'ultimo giorno di settembre del 1775
monsignor Lucerna Rorengo di Ror'aarcivescovo di Torino
delegato dal papamandò notificando ai Gesuiti di Torino la soppressione della Compagnia
co'rigori che l'accompagnarono.
Questa soppressionechiesta con tenaci e minacciose istanze dalle potenze Borboniche
e massime dalla Spagna
fu in Piemonte accettata piucchè applaudita. Il diario ms. de'Carmelitani di Torino la registra in questi termini: Soppressione del tanto illustredotto
e in questi nostri Stati esemplarissimo ordine Gesuitico.
Già da un mezzo secolo e più la pubblica opinione non era molto favorevole ai Regolari
travagliata essendoe per dir cosi
manipolata da una quantità di scrittori che li rappresentavano come occupatori delle ragioni de'vescovie di quelle del principato
e delle sostanze de'popolie contrarii alla pubblica pace: e
come accade nelle dispute appassionateavvelenate da lunghi contrasti
anche talora da difese imprudentipiù perniciose all'assalito
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (145/781)
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