Storia di Torino di Luigi Cibrario
152
LIBRO SECONDOnel sepolcro la moglie Priama (15). Tre anni dopo vi era sepolto il padre gesuita de Chale
professore di matematica nel li. collegio de' Nobili. Giacciono pure in questa chiesa le spoglie mortali di Michele Antonio Vacchetta
sacerdote della congregazione della Missione
morto in concetto ai santodel quale si ha la vita stampata; e quelle del conte Giuseppe De-Maislre
profondo filosofo e scrittore eloquented. cui s vede i monumento nell'ulnma cappella a sinistra d chi entra
Negli ipogei dquesta chiesa
che belli ed ampii si stendono sotto alla medesimaed al chiostro vicino si vede una tomba alquanto scalcinata
sulla quale ancor s* legge il nomo del vescovo Riccaldone
senza maggiori chiarezze. Io penso che contenga le spoglie mortali di Giulio Cesare Gandolfi
de'mar-chesi di Riccaldone
che fu quattordici anni gesuitapoi governò il collegio delle Provincie; i»di nominato
nel 1748
arcivescovo di Cagliari
dovetteperchè non era dottore
pigliar la laurea teologica nella R. Università
in eia d'anni oSe ricevette la consecrazione in questa chiesa medesima I 28 di aprile di quell' anno.
Il pr/mo stabilimento de'Gesi.ni a Tormo è frutto della pietà di Giovanni Antonio Albosco. Questo giovane studiava leggi nell'università di Mondovì
ove pigliò eziandio con grande onore la laureae conversando co'padri della Compagnia che da qualche tempo
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (148/781)
|
Priama Chale Nobili Michele Antonio Vacchetta Missione Giuseppe De-Maislre Riccaldone Giulio Cesare Gandolfi Riccaldone Provincie Cagliari Università Gesi Tormo Giovanni Antonio Albosco Mondovì Compagnia
|